LOUIGUY

Louis Guglielmi, dit Louiguy

Non è del tutto sicuro che La Vie en rose, il titolo che rese Louiguy famoso in tutto il mondo, sia da attribuire proprio a lui. In effetti, testimonianze discordanti riportano che la vera autrice della celebre canzone sarebbe Édith Piaf, la quale, non essendo iscritta alla SACEM (la Société des Auteurs, Compositeurs et Éditeurs de Musique, equivalente all’italiana SIAE), avrebbe utilizzato il nome di Louiguy, il suo pianista accompagnatore, per farla registrare. Di origini italiane, ma nato a Barcellona, Louis Guglielmi arriva in Francia all’età di sette anni. Figlio di un contrabbassista, abbraccia anche lui la carriera musicale. Sotto la guida, tra gli altri, di Henri Dutilleux, studia al Conservatorio di Parigi con brillanti risultati, che gli consentono di aspirare a una carriera di pianista concertista; ma sono i suoi talenti di accompagnatore e di compositore a determinare il suo destino a partire dagli anni Quaranta. Durante la Seconda guerra mondiale suona negli spettacoli di Édith Piaf e mette in musica un gran numero di successi, che incantano la Francia sia durante l’occupazione (in particolare il molto pétainista Ça sent si bon la France nel 1942, interpretato da Maurice Chevalier) sia dopo la liberazione (Mademoiselle Hortensia, scritta per Yvette Giraud nel 1946, La Vie en rose nel 1947, Cerisier rose et pommier blanc nel 1950, interpretata da André Claveau). Louiguy dedica poi la maggior parte dei suoi lavori al cinematografo. Dopo l’esordio con le musiche per Seul dans la nuit di Christian Stengel (1945), firma le colonne sonore di oltre novanta film, collaborando in particolare con Sacha Guitry (da Aux deux colombes fino a La Vie d’un honnête homme), André Cayatte e Max Pécas.