Charles LEVADÉ

Nato a Parigi, Charles Levadé viene iscritto al Conservatorio all’età di tredici anni. Qui studia con Albert Lavignac (solfeggio), Charles-Wilfrid de Bériot e Georges Mathias (pianoforte), Auguste Bazille (accompagnamento), Théodore Dubois (armonia) e André Gedalge (contrappunto e fuga). Comincia a studiare composizione con Jules Massenet, dopo la cui partenza, nel 1896, conclude la propria formazione con Charles Lenepveu. Nel momento in cui vince il primo grand prix de Rome con la cantata Callirhoé, nel 1899, ha già debuttato in teatro con Cœur de Magots, una pantomima giapponese rappresentata per la prima volta al Théâtre de la Bodinière nel 1895, e poi con le musiche di scena per la pièce di Georges Courteline Hortense, couche-toi! nel 1897. In seguito, Levadé scrive anche brani per pianoforte, molte mélodies e canzoni, un po’ di musica sinfonica e qualche lavoro di carattere sacro, ma essenzialmente si dedica al teatro. Nel 1905, a Béziers, va in scena la sua tragedia lirica Les Hérétiques. Tre sue “commedie liriche” sono tratte da romanzi di scrittori famosi: Anatole France per La Rôtisserie de la reine Pédauque (1920), Balzac per La Peau de chagrin, che riscuote grande successo all’Opéra-Comique (1929), e Théophile Gautier per Le Capitaine Fracasse (1929). Recensendo La Peau de chagrin, “Le Ménestrel” elogia una “partitura che si distingue per la sua chiarezza, per il lirismo melodico fatto di emozione e di fascino, per l’eccezionale qualità di un’orchestrazione teatrale che non copre mai le voci e può servire da modello di gusto, di eleganza e di tatto”. Levadé muore nel 1948 a Cabourg, a casa della famiglia della moglie.