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Notturno per violino e pianoforte

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«Lunga e lenta passeggiata, in questa triste sera di primavera, nei pressi della place des Vosges. Ritorno per rue de Rivoli fino ai giardini del Carrousel. Seduto su una panchina, mi rivedevo in questo medesimo luogo, un tempo, intento a scarabocchiare alla luce della luna un certo Notturno per violino. A poco a poco, il motivo di quel pezzo, che cantavo dentro di me, mi ha fatto risalire dal fondo della memoria tanti volti scomparsi, e sono rimasto a lungo a pensare al passato, da solo nell’ombra, circondato da Ombre…» Queste parole concludono la terza e ultima parte (“Avant-guerre”) delle Notes, journal d’un musicien pubblicate da Hahn nel 1933. Prima della bufera della Prima guerra mondiale, durante la quale sarà chiamato alle armi, il quarantenne Hahn rivolge già uno sguardo nostalgico a un’epoca scomparsa, che l’evocazione di un’opera a lui cara può far rivivere per un attimo. Pubblicato nel 1906 da Heugel, il Notturno per violino e pianoforte è peraltro già di per sé un percorso intimo e introspettivo, che mescola interrogazioni inquiete e fluidità di spirito. La sua dedicataria, la violinista Carmen Forté (1886-1964, primo premio del Conservatorio nel 1901), fu probabilmente la prima a eseguirlo, accompagnata dall’autore. La Forté, del resto, interpretava allora regolarmente in concerto la Romanza di Hahn. In seguito, il compositore abbozzerà una versione per violino e orchestra (rimasta allo stato di manoscritto) del suo Notturno; lo stesso lavoro sarà trascritto per flauto e pianoforte da Maxence Larrieu.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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