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Les Gitanos, grande valse espagnole per pianoforte

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Durante tutta la sua vita, Mel Bonis compose un gran numero di valzer; questa danza dà il titolo a partiture (Suite en forme de valses, Six Valses-caprice) oppure a brani di una raccolta (Sept Pièces enfantines, Cinq Pièces pour piano); oppure il termine è utilizzato in un sottotitolo, come accade abbastanza spesso (Étiolles, Les Gitanos, Orientale, Soirs d’antan, L’Escarpolette, Diamant noir). Les Gitanos, di cui esiste sia una versione per pianoforte solo sia una per pianoforte a quattro mani, occupa, in questo ambito, un posto particolare. Fu infatti con questa grande valse espagnole che il 15 ottobre 1891 Mel Bonis ottenne il primo premio in un concorso per la composizione di valzer indetto dalla rivista musicale “Piano-Soleil”. L’opera apparve nel numero del periodico datato 8 novembre, prima di essere pubblicata da Hamelle. Possiamo immaginare la gioia di Mel Bonis per questo riconoscimento, presa com’era dai suoi impegni famigliari in cui il suo slancio creativo veniva costantemente imbrigliato. Il suo valzer denota un colore pittoresco che si mescola con l’atmosfera dei boulevard parigini. L’allusione alla Spagna, tutto sommato discreta, si coglie nel ritmo brioso di alcuni passaggi, in cui pare di sentire i colpi di tacco dei ballerini, e in certe inflessioni melodiche e armoniche (cadenze con semitono discendente al basso). Les Gitanos danno in effetti un’idea di quello che il pubblico francese percepiva come “spagnolo”. Brillante ma privo di grosse difficoltà tecniche, questo brano di “musica domestica” ha trovato un suo posto anche in concerto e nelle trasmissioni radiofoniche: nell’orchestrazione di Adolphe Gauwin, è stato trasmesso a più riprese negli anni Venti.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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