Musiques sur l’eau

Come si deduce dai Souvenirs de ma vie di Théodore Dubois e dal catalogo dei suoi manoscritti, Musiques sur l’eau è stato composto in due tempi. Le prime due mélodies vedono la luce nel 1904, nella casa di campagna del compositore a Rosnay, mentre le altre quattro vengono ultimate nel 1910, l’anno in cui l’intero ciclo viene pubblicato presso Heugel. Tutti i pezzi si basano su testi simbolisti di Albert Samain (1858-1900), tratti principalmente dalla raccolta Au jardin de l’infante (1893). Tuttavia, Dubois non sempre riprende i titoli delle poesie per le sue mélodies, preferendo utilizzare versi presi dai testi: così, Musique sur l’eau diventa Écoute la symphonie, Accompagnement si trasforma in La lune s’effeuille sur l’eau, etc. Questa incursione nella modernità, rara nel percorso del compositore, è accolta con grande favore dalla “Revue des deux mondes”: “Le armonie, originali e fini, sono così intrecciate alla melodia che per separarle da essa la si dovrebbe lacerare. Il canto fiorisce tra i rami e le foglie dell’accompagnamento, o piuttosto di un’ingegnosa sinfonia. La libertà del ritmo e della misura non ha eguali, a parte la flessibilità di una linea sonora che risente di ogni minima variante del pensiero, del sentimento o della parola. Tutto ciò è arte giovanissima, eppure si riscontra nell’opera – lo diciamo con rispetto – di un ‘anziano’. […] Vi troverete poesia, sensibilità, anche emozione, le note più profonde della tenerezza e della malinconia. Qua e là, accenti patetici ravvivano, senza spezzarla, la dolcezza di questi canti, ora fluidi come l’acqua che scorre, ora tranquilli come l’acqua che dorme. Paesaggio, stato d’animo: tutto vi è compreso, tutto vi è espresso” (Camille Bellaigue, 1912).