Le Colporteur ou L’Enfant du bûcheron
Opéra-comique.
Ouverture :
Pubblicata separatamente, l’Ouverture del Colporteur (ossia del «venditore ambulante»), seconda opera del compositore, è considerata, a torto, una sinfonia vera e propria. Mentre l’opera, andata in scena per la prima volta il 22 novembre 1827, non è stata più rappresentata dopo il 1845, l’ouverture ha proseguito una sua carriera autonoma in sala da concerto. Questo brano per grande orchestra, «che ha fatto sicuramente la gioia degli armonisti», secondo la stampa dell’epoca, si scosta in effetti dalle solite ouvertures, che spesso consistono in un pot-pourri delle principali arie dell’opera che introducono. Troppo «dotta» per alcuni, è in ogni caso notevole per la «ricchezza di particolari» e per la finezza della strumentazione: «L’introduzione espone una melodia soave e aggraziata, eseguita dal corno. […] è un fraseggio che in seguito ritorna, e che i flauti, gli oboi e i clarinetti ripetono, mentre il violoncello esegue un accompagnamento di gusto perfetto» («Journal des débats», 10 décembre 1827). All’Andante iniziale appena descritto segue un Allegro agitato che espone due idee musicali: la prima, in do minore, si basa essenzialmente sull’effetto tumultuoso creato dai tratti cromatici dei violini; la seconda, nella tonalità di do maggiore, è caratterizzata dal ricorrere di ritmi sincopati e dal predominio dei fiati su un funzionale e discreto accompagnamento pizzicato. Testimone del crescente successo di Rossini in Francia a quest’epoca, Onslow tenta di evitare uno stile troppo severo, preferendo accentuare contrasti e contrapposizioni, «senza i quali il pubblico trova la musica fredda e incolore». Tuttavia, è alle ouvertures di Weber e, in un certo modo, a quelle di Beethoven che il compositore fa riferimento.
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Pubblicazione
George Onslow, un "romantique" entre France et Allemagne
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data di pubblicazione : 22/11/23
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