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La Cathédrale blessée op. 7

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Composta nel 1915e pubblicata nel 1929, La Cathédrale blessée op. 7 di Mel Bonis è dedicata alla memoria poeta e autore drammatico Lucien Augé de Lassus, morto nel 1914, e costituisce un lamento funebre di ampio respiro, ispirato dalla Prima Guerra mondiale. Il brano, di impronta grave e maestosa, si apre su una serie di accordi paralleli discendenti, pesanti e ieratici, enunciati con il pedale di risonanza nell’estremo registro grave dello strumento. La complessità dell’armonia dà origine a sonorità aspre, che diventano stridenti in un’elaborata appoggiatura suonata in fortissimo. In forma ternaria, con una ripresa molto tronca e variata della prima parte, l’opera risponde a una costruzione formale assai libera, a tratti quasi rapsodica, spesso inframmezzata da respiri sospesi e accentuata qua e là da ampi arpeggi che sfuggono a qualunque metro. La seconda sezione del brano, in tempo largo, è introdotta da un misterioso arpeggio che fa risuonare il pianoforte come se fosse un’arpa. Questa parte è basata su materiale derivato dal Dies Irae, presentato in forma di marcia funebre dal tempo molto marcato, movimentata dalla combinazione dei  controtempi del basso e delle sincopi delle voci interiori. Ci si può chiedere se l’autrice abbia attribuito al suo lavoro questo titolo, «La Cattedrale ferita», dopo essere scampata al bombardamento della chiesa di Saint-Gervais nel 1918; in tuttavia, la singolare risonanza del pianoforte, che evoca l’acustica di una cattedrale, potrebbe anche far pensare che l’enigmatico titolo sia coevo alla composizione dell’opera stessa.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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