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Au Pays dévasté op. 155

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Pubblicato all’indomani del primo conflitto mondiale, nel 1919, Au Pays dévasté è dedicato al pianista Joseph Baume, per il quale Cécile Chaminade aveva già scritto il suo Duo sinfonico per due pianoforti (1905). Quest’opera, di grande intensità espressiva, costituisce un ampio lamento sulla Grande Guerra. Essa inizia con un gesto decisamente funebre: nel corso delle prime battute, la mano sinistra sprofonda nell’estremo registro grave del piano, al termine di una progressione discendente congiunta.Tutto il brano si mantiene su questo registro, grave nel pieno senso della parola. Al di sopra di questa linea di lamento si sviluppa un tema cui il raddoppiamento alla sesta superiore da parte della mano sinistra – che evoca la scrittura di Brahms – conferisce un carattere assai romantico e toccante, rafforzato dall’aspetto ansimante del ritmo sincopato e dagli echi che risuonano nel registro grave. Il discorso musicale è generato dalla lancinante ripetizione e dalla trasformazione del materiale tematico iniziale, che evolve verso un lirismo veementemente appassionato. Nel ritorno della prima parte si nota un utilizzo tipicamente schubertiano del modo maggiore, colorato dalle molteplici minorizzazioni del secondo grado e da progressioni armoniche cromatiche, che lo rendono decisamente malinconico. Tale passaggio al modo maggiore ha anche l’effetto di rafforzare, a contrario, il peso del modo minore, sul quale il brano si conclude.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/2378

data di pubblicazione : 25/09/23



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