Madeleine JAEGER

Figlia naturale di una ventenne parigina che era andata a partorire a Mennecy (allora nel dipartimento di Seine-et-Oise), Madeleine Jaeger (o Jäger) entra nel 1876 nel Conservatorio di Parigi e vi rimane una quindicina d’anni, il tempo di rastrellare la più cospicua collezione di primi premi mai ottenuta da una donna: prima medaglia di solfeggio nel 1878, primo premio di accompagnamento al pianoforte nel 1885, di armonia nel 1886, di pianoforte nel 1889, di contrappunto e fuga nel 1891. Ernest Guiraud, nelle sue note semestrali, la definisce “eccellente musicista”. La sua uscita dalla scuola coincide con il matrimonio col compositore Henry Jossic (1865-1907), ma vi ritorna tra il 1896 e il 1899 col ruolo di ripetitrice di solfeggio. Si conoscono solo due suoi lavori pubblicati (nel 1891), entrambi mélodies su poesie di Leconte de Lisle: Les Étoiles mortelles e La Chanson du rouet. Le rispettive dediche ai suoi “cari maestri” Alphonse Duvernoy e Benjamin Godard provano che la compositrice non si accontentò dell’insegnamento ricevuto in Conservatorio. Nella classe di composizione compose peraltro una Fantasia per pianoforte e violino (1890) e un Benedictus (1891). Dal 1893 al 1898 è un’apprezzata concertista, che si esibisce in particolare ai Concerts Lamoureux con la Symphonie cévenole di Vincent d’Indy, le Variations symphoniques o Les Djinns di César Franck. Alla fine del secolo, questa artista promettente deve tuttavia rinunciare alle scene e all’insegnamento: malata di tubercolosi, si spegne nel 1905 nel sanatorio di Leysin, in Svizzera.