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Namouna : Sérénade arrangiata per quartetto d’archi

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Riprova del successo del balletto omonimo, l’arrangiamento per quartetto d’archi della Sérénade tratta dalla suite per orchestra del balletto-pantomima Namouna di Lalo è anche rappresentativo degli scambi e delle sinergie tra sedi teatrali e generi musicali diversi, abituali nell’Ottocento. Il balletto Namouna, composto nel 1881-1882 su un soggetto di Charles Nuitter, basato a sua volta su un «racconto orientale» in versi di Alfred de Musset ispirato alle Orientales di Victor Hugo, andò in scena all’Opéra nel 1882; l’anno dopo il compositore ne trasse una suite per orchestra, che fu eseguita al Théâtre du Château d’Eau sotto la direzione di Charles Lamoureux. L’opera è inoltre stata oggetto di varie trascrizioni per formazioni da camera, destinate a esecuzioni nei salotti. Secondo brano della suite per orchestra, la Sérénade reca il segno dell’ispirazione orientalista di Namouna, ispirazione che si manifesta anzitutto attraverso l’orchestrazione, qui ridotta al quartetto trasformato in grande chitarra o in un altro strumento a corde pizzicate (pizzicato con sordina). La scrittura è, peraltro, animata da numerosi contrasti di sfumature, che rendono ancora più pittoresco il trattamento strumentale. Interamente costruito su un ostinato di crome, il brano presenta poi un ritmo molto marcato, caratterizzato da giochi di accenti che evocano la danza; non offre contenuti tematici molto sviluppati, quanto piuttosto motivi sinuosi, che tratteggiano l’atmosfera alquanto vorticosa di questo racconto orientale portato sulle scene.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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