Salta al contenuto principale

Djamileh

Compositore/i :
Librettiste(s) :
Date :
Formazione musicale :
Institution :
Djamileh (Gallet / Bizet)

Opéra-comique in un atto, rappresentata per la prima volta all’Opéra-Comique a Parigi il 22 maggio 1872 

Quando Djamileh venne rappresentata per la prima volta all’Opéra-Comique, se ne criticò il soggetto troppo poco teatrale; in altri casi, peraltro, il racconto Namouna (1832) di Alfred de Musset conoscerà tentativi riusciti di trasposizione scenica, in particolare nell’omonimo balletto di Lalo. Bizet lavora alla sua partitura tra il luglio e il dicembre del 1871; da appassionato orientalista e colorista strabiliante quale egli è, sciorina in questa miniatura tutta la sua abilità e la sua padronanza dell’orchestrazione. Félix Clément nota, in merito all’ouverture, che “la concordanza dei suoni è così singolare, che la musica che si ascoltava al tempo di Ramsete e di Sesostri non suonerebbe più straordinaria a orecchie moderne” (Dictionnaire des opéras, supplemento, 1872). Nondimeno aggiunge: “Il resto mi è parso irto di dissonanze e di cacofonie armoniche, in confronto alle quali le arditezze di Berlioz erano un gioco da ragazzi”. Peraltro, col senno di poi questa musica non presenta né terribili sperimentazioni né brutali rotture stilistiche, bensì un discorso finemente cesellato, perfettamente consono al luogo dell’azione (Il Cairo), il che denota una consapevolezza musicale modernissima per l’epoca. Sarà per questo che Gustav Mahler, grande ammiratore di quest’opera, la diresse una ventina di volte tra il 1898 e il 1903 all’Opera di Vienna? Alla protagonista sono affidati passaggi che valorizzano le sensuali sonorità della tessitura da mezzosoprano, quasi uno studio in preparazione della futura Carmen. C’è tuttavia un elemento che può rivelarsi problematico se non viene affrontato con convinzione: si tratta dei dialoghi parlati, che non sono stati mai sostituiti da recitativi cantati e possono essere un ostacolo per gli artisti non francofoni. L’assenza di recitativi ha sicuramente giocato a sfavore di successivi allestimenti dell’opera all’estero. Djamileh fu rappresentata undici volte tra il 22 maggio e il 29 giugno 1872 e poi ripresa all’Opéra-Comique in undici diversi allestimenti distribuiti tra il 1938 e il 1950.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/3952

data di pubblicazione : 22/05/24



Effettuare una ricerca