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Sonatina per pianoforte e violino

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Adagio – Scherzo : Allegro – Allegro 

La fine del Secondo Impero segna l’ora del ritorno di Pauline Viardot in Francia, dopo sette anni trascorsi a Baden-Baden, lontano da un regime politico da cui le sue convinzioni repubblicane la facevano rifuggire. A partire dal 1872, il suo salotto in rue de Douai diventa un luogo d’incontro settimanale - il giovedì - apprezzato dall’ambiente artistico parigino. Vi si incrociano Camille Saint-Saëns, Gustave Flaubert, Émile Augier, Édouard Lalo, César Franck. Vi si può incontrare anche il giovane Gabriel Fauré, innamorato della figlia di Pauline, Marianne, e amico di suo figlio Paul, violinista dilettante, al quale dedicherà, nel 1876, la sua prima Sonata per violino e pianoforte. È sicuramente in questo salotto che la Sonatina per pianoforte e violino in la minore venne eseguita per la prima volta: Paul Viardot ne fu a quanto pare il primo interprete, accompagnato al pianoforte da Pauline o da Fauré. Madre e figlio ne daranno la prima esecuzione pubblica alla Société nationale de musique il 21 marzo 1874, ma il pezzo è dedicato al compositore e violinista belga Hubert Léonard (1819-1890). Già il titolo Sonatina segnala la modestia delle pretese di questa breve partitura in tre movimenti. L’Adagio offre alla compositrice l’occasione di tradurre in campo strumentale il suo talento per la scrittura melodica. Lo Scherzo, in ritmo ternario, propone accenti campestri, allegri e maliziosi, appena incupiti da una sezione centrale contrastante. L’Allegro finale si ricollega al metro binario del primo movimento e alterna le comparse di un tema volteggiante a brevi passaggi in cui il tempo sembra quasi sospeso.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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