Gioachino ROSSINI
1792 - 1868
Compositore
Nato da una famiglia modesta e sensibile alle idee rivoluzionarie, Rossini era probabilmente predestinato a diventare uno dei maggiori rappresentanti della musica italiana in Francia. Formatosi a Bologna con Padre Mattei, esordì nell’arte lirica nel 1810. Le numerose opere che seguirono, scritte inizialmente con una vena puramente italiana, subirono a poco a poco l’influsso dell’arte francese, scoperta in occasione di soggiorni a Napoli, a contatto con le opere di Gluck, Spontini e Cherubini. Parallelamente, si sviluppò la sua passione per la letteratura d’oltralpe, di cui sono testimonianza i libretti di Tancredi e Semiramide (1813 e 1823, tratti da Voltaire), IlBarbiere di Siviglia (1816, Beaumarchais), La Cenerentola (1817, Perrault) o Ermione (1819, Racine). Non v’è dunque da stupirsi che nel 1824 decidesse di stabilirsi a Parigi. Direttore del Théâtre-Italien, vi rappresentò una decina di opere prima di adattare i suoi vecchi successi per l’Opéra (Le Siège de Corinthe, 1826; Moïse et Pharaon, 1827), il che lo fece nominare primo compositore di Carlo X e ispettore generale del Canto. Le prime esecuzioni di Le Comte Ory (1828) e di Guillaume Tell(1829) coronarono poco dopo la sua carriera. Da quel momento Rossini cessò di comporre per la scena e, pur offrendo ancora alcuni capolavori (Soirées musicales, 1835; Stabat mater, 1842; Petite Messe solennelle, 1864), si accontentò di tenere un prestigioso salotto. Nonostante le critiche formulate nei confronti del «rossinismo», che divise la Francia musicale negli anni Trenta dell’Ottocento, l’impatto delle sue opere sullo sviluppo del romanticismo francese fu fondamentale.
Documenti e archiv
Illustrazione a stampa
Le Monde illustré, 1868/11/28 [funérailles de Rossini]
Illustrazione a stampa, Ritratto
Le Monde illustré, 1868/11/21 [Rossini]
Illustrazione a stampa
Retour des plaisirs de l'hiver (Nadar)
Caricatura, Illustrazione a stampa