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Deux Impromptus

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Eau dormante – Eau courante

I Due Improvvisi per pianoforte, pubblicati nel 1896 da Heugel, furono sicuramente composti da Massenet già a partire dal 1892. In questo lavoro, dedicato al pianista Louis Diémer (1843-1919), il compositore prosegue la sua ricerca di impressioni musicali, già avviata nelle Sette Improvvisazioni per pianoforte, che culminerà dieci anni dopo nei Papillons noirs e nei Papillons blancs. Il primo improvviso, Eau dormante, si ispira a versi di Francisque Rochez: “Stanche e sonnolente, attraverso i fitti ontani, / le acque glauche o azzurre scorrono, monotone, / sotto un cielo grave e tenero ove l’anima termina in pace / qualche sogno languido come un raggio d’autunno”. Su arpeggi in sol minore trattati calligraficamente, che formano una delicata ondulazione, la mano destra mantiene un semplice sciabordare o si scrolla furtivamente, mentre il discorso si estende appena alla superficie prima di immobilizzarsi di nuovo. Anche il secondo improvviso, Eau courante, illustra versi di Rochez: “D’improvviso l’acqua attraverso il granito nero, / tempestosa e disperata, / in sonagli di schiuma perlacea, / sprofonda dentro un imbuto”. La scrittura pianistica scroscia in un flusso continuo di semicrome alla mano destra, per esprimere l’acqua zampillante. È dunque la mano sinistra a eseguire un tema etereo, apparentemente incongruo, che sprofonda fino al registro grave prima che le due mani si finalmente si ritrovino a formare un medesimo flusso loquace, che si avvolge su se stesso prima di esaurirsi.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/62850

data di pubblicazione : 25/09/23



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