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Fantaisie-Impromptu per violino e pianoforte

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Composta probabilmente tra il 1885 e il 1886, ossia tre anni dopo che Pierné aveva vinto il prix de Rome per la composizione musicale, la Fantaisie-Impromptu per violino e pianoforte è l’op. 4 dell’artista. Come il titolo stesso segnala, questo lavoro sfugge a qualsiasi forma costituita: la sua struttura è determinata dall’intreccio delle idee tematiche presentate dai due strumenti. Inoltre, il carattere appassionato e una certa eco di Boemia lo avvicinano a una rapsodia. Nel suo assolo iniziale, il violino avvia con ampiezza le prime note del tema che costituirà la linfa di tutto il pezzo. Questa breve introduzione offre al solista l’occasione di stabilire il colore caratteristico dell’intero brano e di suscitare vibrante energia per mezzo di volatine di biscrome. Il pianoforte entra sull’esposizione del primo tema, particolarmente ritmico, in un ondeggiante 3/4. Quando il violino tace, il pianoforte dà inizio a un episodio modulante, propizio a ulteriori sviluppi. Ugualmente presentato dal violino, il secondo tema ha un carattere struggente e accattivante e si basa su valori lunghi, per svolgersi con discrezione. L’incastonarsi dei due temi offre nuovi sviluppi e un richiamo del primo tema, in una misura di 6/8 che ha l’andamento di una tarantella napoletana. Il ritorno dei cinque diesis e di una misura binaria contraddistingue l’ultima presentazione del secondo tema, presto abbandonato a favore del tema iniziale, ancora più brillante e virtuosistico nel nervoso presto finale.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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