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Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Allegro moderato – Adagio – Minuetto – Allegro

Nel 1861 Louise Farrenc pubblica un Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte in mi bemolle maggiore che rimane un’opera importante nel repertorio dedicato a tale formazione strumentale. Questo lavoro della maturità fa parte dell’ampia produzione di musica da camera di una compositrice che non conobbe successi mondani ma seppe farsi apprezzare negli ambienti competenti, tanto che nello stesso anno ricevette un premio dall’Institut a titolo di riconoscimento ufficiale della sua musica da camera. Come scrisse il musicografo François-Joseph Fétis, Louise Farrenc costruì la sua opera lontano dalla “via del successo facile”, e la pregnanza dello stile viennese, che aveva pienamente assimilato per il tramite di Hummel e di Reicha, ne fu certamente una delle ragioni. Ma l’opera di Farrenc non è quella di un dilettante illuminato; la compositrice trovò un suo modo personale di esprimersi all’interno della forma classica, di cui peraltro questo Trio, dedicato al clarinettista Adolphe Leroy, riprende tutti i codici. Il brano è diviso in quattro movimenti: un Allegro moderato preceduto da un’introduzione lenta; un Adagio beethoveniano, strutturato come un notevole dialogo tra clarinetto e violoncello; un Minuetto vivace e brillante; e un Allegro finale che sviluppa le capacità virtuosistiche del clarinetto solista. Lungi dal creare un pastiche, Louise Farrenc getta qui uno sguardo convincente sul passato della musica da camera intesa come “stile serio”, da lei sancito, come sottolinea Schumann, attraverso una “mano straordinariamente leggera e una felice vena melodica”.

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data di pubblicazione : 11/01/24



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