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Sonata in fa maggiore sul «Flauto magico»

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Andante – Menuetto : Allegretto – Finale : Allegro scherzando

Risalente all’anno 1800, questa sonata rimase inedita durante la vita di Reicha, così come molti altri suoi lavori per il pianoforte. Esiste il manoscritto dei primi due movimenti, privo di finale, benché alla fine del Minuetto si legga «Segue rondeau». Forse questo rondò è andato perduto? Reicha l’ha mai composto? Nella versione pubblicata dalle Éditions Symétrie nel 2016, Michael Bulley propone di aggiungere un isolato Rondò in fa maggiore rimasto anch’esso allo stadio di manoscritto (e che di fatto combina i principi della forma sonata con lo spirito di un rondò). Tuttavia quest’ultimo brano, pur non creando uno iato stilistico rispetto agli altri due movimenti, ha esigenze tecniche un po’ più alte: in effetti, l’Andante e il Minuetto si rivolgono a dilettanti di buona volontà. Reicha attacca con quattro variazioni sulla «Marcia dei sacerdoti» che dà inizio al secondo atto del Flauto magico di Mozart. Lo scheletro della melodia originaria è costantemente percepibile, così come è rispettata la struttura del tema (in seguito, Reicha l’analizzerà nel suo Traité de haute composition musicale); ma le variazioni non seguono un’unica formula di scrittura, il che si avverte soprattutto nelle ultime due, in cui si mescolano più tipi di figurazione. Semplice nella scrittura, il secondo movimento ha la particolarità di cominciare in fa minore per poi modulare, nel Trio, in fa maggiore, mentre è più usuale l’inverso. Il Finale, col suo vorticoso ritmo ternario, conferisce alla Sonata una conclusione brillante.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/7346

data di pubblicazione : 25/09/23



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