Concerto per pianoforte n. 2 in do minore
Eseguito alla Société nationale de musique (Parigi) il 10 aprile 1884 con l’orchestra di Édouard Colonne, il secondo concerto per pianoforte di Marie Jaëll viene composto in un periodo in cui la compositrice moltiplica le visite a Franz Liszt a Weimar. Questi, in una lettera indirizzata a Marie Jaëll il 5 marzo precedente, si mostra peraltro impaziente di ascoltare l’opera e, di fronte al tiepido successo della prima esecuzione parigina, successivamente l’incoraggia definendo il concerto “opera magistrale e geniale” (lettera del 2 maggio 1884). I giornali parigini, pur avendo prestato scarsa attenzione al concerto alla Société nationale, riprendono nondimeno l’eco dell’entusiasmo suscitato dalla composizione a Weimar il mese seguente al 25° festival dell’Associazione generale dei musicisti tedeschi: “un concerto per pianoforte composto e valentemente eseguito da Madame Marie Jaëll, la quale ha riscosso grandissimo successo” (“Le Ménestrel” 1 giugno 1884). Che questo concerto in do minore abbia avuto maggior successo oltre Reno stupisce poco, tanto Marie Jaëll sembra influenzata dalla musica germanica. Se qua e là si riconosce il soffio eroico del suo maestro Saint-Saëns, i giochi sui temi e le audacie tecniche pongono quest’opera in tre movimenti concatenati innanzitutto sotto la tutela di Wagner e di Liszt (parimenti evocati sembrano Schumann e Bach). Irto di difficoltà tecniche (in particolare i glissandi di ottave del terzo movimento), il concerto è dedicato a Eugène d’Albert, giovane pianista virtuoso tedesco di origine scozzese, allievo di Liszt e Tausig, allora in tournée attraverso tutta l’Europa.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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