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Le Chemin de fer op. 27

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La rivoluzione dei trasporti pubblici che trasforma l’Europa dell’Ottocento non deve aver lasciato insensibile Charles-Valentin Alkan. Dopo un’opera 2 – Les Omnibus. Variations pour le piano forte dédiées aux Dames blanches – composta nel periodo dell’istituzione del servizio di vetture pubbliche a Parigi (1829), nel 1844 dedica l’opera 27 al treno. Anche se la prima linea francese circola tra Lione e e Saint-Étienne dal 1831, Alkan si è certamente ispirato a quelle che collegano Parigi a Saint-Germain-en-Laye (1837) o a Versailles (1839). Questo studio per pianoforte in re minore è probabilmente la prima raffigurazione musicale della locomotiva a vapore. In uno stile realista, molto in anticipo sul proprio tempo, Alkan fa davvero sentire l’imponente veicolo: alla mano sinistra una rapida ripetizione di note basse; alla mano destra un moto perpetuo che indica la potenza del macchinario. Il tempo vivacissimamente (112 sulla minima) indicato nello spartito ne rende pressoché impossibile l’esecuzione perfetta. Questa velocità (di gran lunga inferiore) a quella dei treni dell’epoca consente ad Alkan di dare un’impressione delle sensazioni che prova all’interno di questo nuovo mezzo di trasporto. I motivi dei meccanismi del treno sono peraltro intervallati da brevi passaggi più lirici (ma altrettanto agitati) volti a evocare il misto di entusiasmo e inquietudine percepito dai passeggeri. Alkan proseguirà in questa vena descrittiva con l’improvviso Une fusée (op. 55) prima di dedicarsi a pezzi rivolti all’evocazione di altre opere (letterarie o musicali).

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data di pubblicazione : 25/09/23



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