Alexandre-Pierre-François BOËLY
1785 - 1858
Compositore, Organista
Discendente di una famiglia di musicisti, parecchi dei quali attivi alla corte di Versailles, Boëly riceve la prima formazione già all’età di cinque anni, in particolare dal padre, haute-contre alla Sainte-Chapelle, compositore e didatta, autore di un trattato di armonia influenzato da Rameau. Nel 1796 entra al Conservatorio di Parigi nelle classi di Guérillot (violino) e di Ladurner (pianoforte), il quale lo inizia a Bach, Haydn e Clementi. I suoi studi ufficiali sono tuttavia di breve durata, poiché si vede costretto a lasciare l’istituto fin dal 1800. Di conseguenza plasmerà il proprio gusto come autodidatta, mediante la lettura dei maestri antichi, sviluppando un proprio stile ben poco in sintonia con il pubblico del suo tempo, che preferisce le opere patriottiche o italiane ai suoi lavori troppo imbevuti di classicismo. Ottimo pianista e organista, nel 1841 Boëly viene nominato alla tribuna di Saint-Germain-l’Auxerrois. Difensore di compositori dimenticati quali Bach, Frescobaldi o Couperin, viene congedato dopo dieci anni a causa della sua “austerità”, ma avrà il tempo di lasciare il segno su tutta una generazione di musicisti, tra cui Alkan, Franck, Lefébure-Wely e Saint-Saëns. Terminerà umilmente la propria carriera come professore di pianoforte. Benché ignoto al grande pubblico, che gli preferisce Jadin, Cherubini o Hérold, Boëly svolge nondimeno un ruolo decisivo nella rinascita della musica francese. Lascia un catalogo di circa trecento pezzi, in particolare di musica da camera, alcuni brani liturgici e numerose opere per organo e per pianoforte.
Opere
Trio in re maggiore per violino, viola e violoncello op. 5 n. 1
Alexandre-Pierre-François BOËLY
1808
Documenti e archiv
Frontespizio
Pièces choisies pour orgue (Boëly & Guilmant)
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data di pubblicazione : 10/11/24