Justin CLÉRICE

Nato a Buenos Aires, Justin Clérice rientra a Parigi all’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento in seguito alla morte del padre, un carrozziere originario della Normandia. Suo fratello Carlos (nato nel 1865) trova rapidamente un lavoro come illustratore di frontespizi e gli fornisce così i primi contatti con il mondo dell’editoria musicale; Justin si cimenta quindi sin dal 1882 nella composizione di pezzi pianistici e chansons. Nel 1884 si iscrive al Conservatorio parigino nella classe di armonia di Émile Pessard. Benché il suo professore sottolinei regolarmente il suo valore («Assai dotato. Eccellente armonista. Compone cori splendidi», scrive nel gennaio 1887), la sua non più giovanissima età gli impedisce di proseguire gli studi oltre il 1888. Numerosi biografi lo danno per allievo di Léo Delibes, ma gli archivi dell’istituto attestano che Clérice non ha mai frequentato la sua classe di composizione. Avendo già al suo attivo un corpus di lavori assai cospicuo, comprendente anche un opéra-comique andato in scena a Lisbona nel 1887 (Le Meunier d’Alcala), Clérice si volge definitivamente alle scene appena uscito dal Conservatorio: nel giugno 1889 le Bouffes-Parisiens accettano il suo opéra-comique in un atto Figarella. Tuttavia, dovrà aspettare fino al 1894 perché la sua carriera decolli definitivamente, con il successo del Troisième Hussard alla Gaîté. Da questo momento Clérice sforna a un ritmo frenetico opéras-comiques, operette, pantomime e balletti, che vanno in scena sia a Parigi sia a Londra, Monte-Carlo o Dunkerque. Pavie (1897), Les Petites Vestales (1900) e Le Béguin de Messaline (1904) segnano i suoi più notevoli successi, senza peraltro regalargli una vera fama.