Arthur COQUARD

Inizialmente destinato a una carriera nell’amministrazione francese, che infatti intraprende dopo aver compiuto studi di diritto, Arthur Coquard si era appassionato alla musica sui banchi del collegio dei gesuiti dell’Immaculée-Conception, dove aveva avuto César Franck come professore di armonia ed era stato compagno di scuola di Henri Duparc. All’inizio degli anni Settanta, senza aver mai imparato a suonare uno strumento, decide di dedicarsi alla composizione. Ha trent’anni quando la sua ballata per voce e orchestra Le Chant des épées viene eseguita ai concerti Colonne. Per guadagnarsi da vivere, diventa critico musicale e lavora alla Bibliothèque nationale e poi all’Institut des jeunes aveugles. Nonostante la sua ambizione di produrre molte opere liriche, poche vengono effettivamente realizzate o superano lo stadio del manoscritto. Si cimenta dunque nell’ambito dei circuiti paralleli e ricorre a una corale di amatori (Guillot de Sainbris) per mettere in scena due drammi lirici: Cassandre (1881) e Pompée (1888). Si fa conoscere anche ad Angers (ove ha luogo la prima esecuzione dell’Épée du roi) e a Lione (Jahel, 1900). Contribuisce a portare a termine La Jacquerie di Édouard Lalo (1895) e poi Ghiselle di César Franck (1896), per incontrare infine il successo con La Troupe Jolicœur (rappresentata per la prima volta all’Opéra Comique nel 1902). Primo biografo di César Franck (1890), autore di scritti di storia della musica e di una biografia di Berlioz (1909), Coquard si distinse anche nel campo della melodia e delle opere sinfoniche (Ossian, Légendes per violino e orchestra, En Norvège).