Alexandre GUILMANT

Il nome di Guilmant resta intimamente legato all’organo, e in particolare agli strumenti realizzati da Aristide Cavaillé-Coll. Istruito dal padre, organista, nella sua città natale di Boulogne-sur-Mer, si perfezionò a Bruxelles presso Jacques-Nicolas Lemmens nel 1860. Divenne rapidamente un concertista di fama, ammirato per il suo virtuosismo, per un’impressionante conoscenza del repertorio e per l’originalità delle sue improvvisazioni. Spesso ingaggiato in occasione delle inaugurazioni di nuovi organi, partecipò in particolare a quelle di Saint-Sulpice (1862) e di Notre-Dame de Paris (1868), ove suonò strumenti creati da Cavaillé-Coll; di Cavaillé-Coll sono pure gli organi della Trinité, ove Guilmant divenne titolare nel 1871, e del Trocadéro, di cui fu titolare “ufficioso” a partire dal 1878. Le sue tournée lo portarono in tutta Europa e anche per tre volte negli Stati Uniti. Membro fondatore della Schola cantorum a fianco di Bordes e d’Indy, succedette a Widor al Conservatorio parigino, ove insegnò organo dal 1896 al 1911. Il suo catalogo, pur comprendendo musica sacra e alcuni brani cameristici, è ampiamente dominato dal suo strumento, sfruttato in tutte le sue risorse: opere per orchestra (tra cui due Sinfonie), otto Sonate, pezzi di genere, trascrizioni, brani liturgici, raccolte didattiche. A tutto questo vanno aggiunte varie composizioni per armonium, che dimostrano la sua preoccupazione di coinvolgere un pubblico ampio senza trascurare né l’intima devozione né, al tempo stesso, la vita mondana dei salotti. Il suo linguaggio, ancorato nella tradizione, non esclude tuttavia tocchi di modalità, un certo cromatismo e gli accordi di settima non funzionali, che dimostrano la sua attenzione alle moderne tendenze del suo tempo.