Fernand HALPHEN

Halphen studia violino con Marsick e prende lezioni private da Fauré prima di entrare, nel 1891, nella classe di composizione del Conservatorio parigino. Allievo di Ernest Guiraud e, dopo la morte di questi, di Massenet, vince il secondo grand prix de Rome nel 1896 con la cantata Mélusine. Incline alle atmosfere intimiste nello spirito di Fauré, compone numerose opere da camera (tra cui una bella Sonata per violino e pianoforte in do diesis minore) e mélodies su poesie di Leconte de Lisle, Gautier, Verlaine, Prudhomme, Albert Samain, Baudelaire, Armand Silvestre, ma anche di Ronsard. Il suo catalogo, che conta circa 150 titoli, comprende inoltre una Sinfonia in do minore (1898), la pantomima Hagoseida (1890), il balletto Le Réveil du faune (non datato), un Andante religioso “da un tema ebraico” per violoncello e pianoforte (1913). Le Cor fleuri, féerie lirica in un atto, viene rappresentato per la prima volta il 10 maggio 1904 all’Opéra-Comique. Halphen è peraltro noto per il suo sostegno allo sviluppo dell’educazione musicale dei bambini e per la sua attività di mecenate, che gli è consentita dalle sue origini: la madre apparteneva alla famiglia dei banchieri Stern, il padre era ingegnere e commerciante di diamanti (in occasione del suo prix de Rome gli regalò addirittura uno Stradivari). Durante la Grande Guerra, Halphen dirige la musica del 13° reggimento di fanteria territoriale. Ammalatosi di difterite, muore prematuramente. La vedova rispetterà le sue ultime volontà, costituendo una fondazione destinata ad aiutare gli studenti di composizione del Conservatorio.