Antoine de LHOYER

Nato a Clermont-Ferrand in una famiglia dell’alta borghesia, allo scoppio della Rivoluzione francese Antoine de Lhoyer è costretto a rinunciare alla carriera militare che gli era destinata nell’esercito francese. Monarchico convinto, per un certo periodo combatte contro le truppe repubblicane nelle file dei prussiani e poi degli austriaci. Sul finire del Settecento, esiliato ad Amburgo, si fa notare in quella città grazie alla sua grande abilità di chitarrista, acqusita nel corso di una formazione a priori attinta qua e là nelle grandi capitali europee dopo il 1774 presso grandi maestri. Diventa insegnante di musica e pubblica le sue prime opere conosciute (dall’op. 12 all’op. 18). Nel 1802 il suo talento di virtuoso lo porta a San Pietroburgo, dove resta per dieci anni, con la qualifica di musicista dello zar della Russia. Ritornato in Francia alla fine dell’Impero, approfitta della Restaurazione dei Borboni per entrare nell’esercito e viene insignito dell’Ordine di Saint-Louis. Successivamente, darà dislocato sull’isola d’Oléron, a Niort e in Corsica. Quest’ultima destinazione sembra coincidere con la fine del suo periodo creativo (1826, con la pubblicazione del suo ultimo Grande Duo per violino e chitarra op. 45): non gli si conoscono opere posteriori a tale data. Peraltro, la riscoperta di questo compositore-virtuoso è assai recente, e una parte della sua produzione rimane introvabile. Il suo attuale catalogo è composto essenzialmente da pezzi di musica da camera scritti per più chitarre e per una chitarra associata al violino, al violoncello o al flauto (raramente per chitarra sola).