Georges PFEIFFER

Pianista e compositore, impara il pianoforte dalla madre Clara Pfeiffer, allieva di Kalkbrenner e forse di Chopin. Si perfeziona con Maleden in contrappunto, Damcke in composizione e Bertini in pianoforte e musica d’insieme. Il padre, Émile Pfeiffer, dirige il deposito dei pianoforti Pleyel di Lilla e diventa poi socio della ditta parigina. In seguito lo stesso Georges Pfeiffer sarà uno dei soci di Pleyel, Wolff & C^ie. Come pianista è uno dei partner privilegiati di alcune società di musica da camera, come quella dei quartetti francesi (1864-1865) o quella dei quartetti e quintetti (1865-1867). Suona anche con famosi musicisti quali Sauzay o Sarasate. Il catalogo delle opere di Pfeiffer annovera pezzi di genere per pianoforte, sonate per due pianoforti, per violino, per violoncello, due trii, un quintetto (che vince il prix Chartier), il poema sinfonico Jeanne d’Arc, una sinfonia e anche tre concerti per pianoforte composti tra il 1859 e il 1883 (genere a quell’epoca rarissimo tra i francesi). Pfeiffer suona il proprio Secondo Concerto a Londra nel 1862. È inoltre autore dell’operetta Capitaine Roch (1862), degli opéras-comiques L’Enclume (1884, su libretto di Barbier) e Le Légataire universel (1901), considerato la sua migliore opera per la scena. Una delle sue ultime partiture è destinata al balletto Madame Bonaparte (1900). La musica di Pfeiffer è stata elogiata da numerosi critici del suo tempo e può stupire che sia caduta in un così profondo oblio.