Arlequin et Colombine
Trio per pianoforte, violoncello et clarinetto.
Allegretto quasi Andantino – Andante – Allegro. Alla Burlesca
Rita Strohl compose quest'opera a Lorient nel 1898, dove fu eseguita in prima assoluta dall’autrice al pianoforte, accompagnata da Charles Furet e dal clarinettista A. Dufay, al quale è dedicata la partitura. Nel catalogo Strohl del 1930 si legge semplicemente che si tratta di un “trio per pianoforte, violoncello e clarinetto”. Tuttavia, il manoscritto reca non solo un altro titolo, Arlequin et Colombine, ma soprattutto un programma che spiega la scelta degli strumenti: “Il clarinetto in questo trio non è stato scelto a caso, poiché Demoiselle Clarinette è la stessa Colombine. Il violoncello, naturalmente, è il suo innamorato Arlecchino. Quanto al pianoforte che li accompagna, sono i ballerini del corpo di ballo che circondano le due étoiles. Qui non c’è simbolismo né pia meditazione. Questa musica è dedicata ai personaggi della Commedia dell’arte. Al diavolo i tetri pensieri, le nostalgie romantiche o le gravi preoccupazioni. Qui ci si diverte!”. I riferimenti evocati dalla compositrice sono molteplici. Da un lato, si affida a stereotipi noti a tutti noi per raccontare le schermaglie amorose; mezzo secolo prima, Édouard Lalo si era cimentato in un esercizio simile nel suo Arlecchino. D’altra parte, li colloca sul palcoscenico di un balletto, dove potranno volteggiare a loro piacimento. Questa dichiarata dimensione ludica pervade l’intera commedia, in cui i due si rincorrono per alimentare le fiamme della passione. Tuttavia, anche se l'esortazione alla fine del programma ci invita a dimenticare ogni intenzione seria, Strohl bada a suddividere il suo pezzo come un trio classico: in tre movimenti, ciascuno con temi specifici.
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data di pubblicazione : 11/01/24
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