Aubade per violino e violoncello op. 133
Andante quasi adagio – Andantino
Composta nel 1874 e pubblicata nel 1892 dall’editore Hamelle, l’Aubade di Benjamin Godard è dedicata « all’amico del compositore» A. Lefort. questa pagina di vivo colorismo, scritta in uno stile popolare e pittoresco le cui inflessioni folkloriche si possono accostare a quelle del Quartetto americano di Dvorák, consiste di un vivace duo all’insegna della parità totale tra violoncello e violino. Il primo movimento è esemplare per quanto riguarda tale ripartizione di ruoli. Inizia con una melodia pentafonica, che negli abbellimenti ricorda una musica improvvisata, affidata al violino e accompagnata da pizzicati al violoncello che imitano il suono della chitarra, secondo un espediente tipico dell’aubade – ovvero un brano musicale che deve il suo nome al fatto che in origine veniva eseguita all’alba, spesso al mandolino o alla chitarra, sotto le finestre della persona amata. Gli strumenti si scambiano velocemente le parti: il tema passa al violoncello e le figurazioni di corde pizzicate al violino. La trama cambia radicalmente nella seconda sezione del movimento, dando risalto a una scrittura a doppie e triple corde che conferisce grande ampiezza al suono dei due strumenti. In questo passaggio si ritrova anche la calorosa scrittura della tessitura grave del violoncello, caratteristica della Sonata in re minore per violoncello e pianoforte di Godard. Con i suoi accenti asimmetrici, i suoi motivi di scale ascendenti e discendenti rapide e staccate e i suoi ritmi saltellanti il gioioso e ludico Andantino che costituisce il secondo movimento esprime un’amabile volubilità.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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