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Il Carnevale degli animali : Le Cygne

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Del suo delizioso Carnaval des animaux del 1866, partitura piena di humour, di poesia e di originali combinazioni sonore, Saint-Saëns, in vita, volle pubblicare soltanto Il cigno: probabilmente perché questo pezzo era tra i pochi che non canzonassero apertamente certi compositori o strumentisti, e quindi non rischiava di danneggiare la reputazione di persona seria di cui Saint-Saëns godeva. Tredicesimo e penultimo brano del Carnaval, Il cigno esprime la grazia dell’uccello dal lungo collo e il suo tranquillo scivolare sull’acqua per mezzo di un magnifico canto del violoncello. Eseguito legato e preceduto dall’indicazione “Andantino grazioso”, è accompagnato da due sognanti pianoforti, la cui scrittura resta quasi immutata per tutto il brano: l’uno esegue arpeggi spezzati, che l’altro sottolinea regolarmente con accordi arpeggiati. Il carattere commovente del pezzo e la sua immediatezza d’impatto gli valsero un successo immediato e numerosi arrangiamenti, il più semplice dei quali consiste nel sostituire i due pianoforti con uno solo; ma occorre menzionare anche le trascrizioni del Cigno per violoncello e orchestra, per flauto e pianoforte, per contrabbasso e orchestra, per quartetto d’archi, per flauto di Pan e chitarra, per pianoforte solo. Con modestia, Saint-Saëns definì quel pezzo una “nobile sciocchezza”… ma è da supporre che non disdegnò i cospicui diritti d’autore che ne ricavò! Ricordiamo che il Carnaval des animaux, sottotitolato Grande fantaisie zoologique, venne eseguito per la prima volta in privato il 9 marzo 1886, e in pubblico non prima del 25 febbraio 1922, ossia due mesi dopo la morte del musicista, sotto la direzione di Gabriel Pierné.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/1082

data di pubblicazione : 25/09/23



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