Champagne Valse

La Champagne Valse è stata composta probabilmente nel 1888, in un periodo in cui Albéniz si esibisce regolarmente in concerti. In quell’anno il musicista tiene una serie di spettacoli all’Esposizione universale di Barcellona, prima di esibirsi per varie settimane a Londra, dove finisce per stabilirsi. Questo periodo, segnato da numerosi recital in sale prestigiose come Saint James Hall e il Crystal Palace, sembra particolarmente propizio alla composizione di questo valzer da salotto. Il brano si apre con un’introduzione di tono baldanzoso, nel registro acuto della tastiera. Il primo tema si lancia in una curva ascendente, combinando riprese ritmiche e ondulazioni melodiche. Il suo carattere facile e schietto invita subito al passo di valzer. Dopo la ripetizione del tema, un episodio dal ritmo spagnoleggiante propone un cambio di tono. Il discorso passa ora per ampie pennellate che richiamano la scrittura pianistica di Chopin, ma sembra voler evitare l’effusione sentimentale riaffermando il tema principale. A sua volta, il secondo tema inverte il rapporto tra le due mani, presentandosi alla mano sinistra con valori più lunghi, mentre la mano destra lo sottolinea con semplici accordi sul secondo e sul terzo tempo. Dopo un segmento di transizione, tra scintillii pianistici e gesti chitarristici, il primo tema ricompare in un episodio modulante, per essere poi sottoposto a variazioni. Un’ascesa per ottave parallele di semicrome rinnova l’energia, prima di un’ultima esposizione e di un’alternanza di registri sulla testa del tema, che permette di concludere il brano nel registro acuto dello strumento.