Isaac ALBÉNIZ

Enfant prodige del pianoforte, all’inizio della sua carriera Isaac Albéniz percorre l’Europa per dare concerti e cercare di integrare la sua formazione di autodidatta. All’età di sei anni, troppo giovane per entrare in Conservatorio, prende lezioni private da Antoine-François Marmontel a Parigi; dieci anni dopo, frequenta le scuole musicali di Lipsia e di Bruxelles. Il suo primo momento di gloria parigino risale al 1889, in una serata in cui esegue il proprio Concerto fantastique (diretto da Édouard Colonne) e brani di Scarlatti, che non smetterà mai di promuovere. Si stabilisce nella capitale francese nel 1894 e stringe amicizia con parte dell’avanguardia locale: Ernest Chausson, Paul Dukas, Charles Bordes, Vincent d’Indy, Marguerite Long, Gabriel Fauré. Insegna pianoforte alla Schola Cantorum dal 1898 al 1900; tra i suoi allievi c’è Déodat de Séverac. È ospitato con entusiasmo nei salotti musicali, come quello di Madame de Saint-Marceaux. Forte di questa posizione, contribuisce attivamente al dialogo tra gli artisti francesi e quelli spagnoli, ospitando i suoi compatrioti a Parigi o a Nizza e agevolando le esecuzioni di lavori francesi a Barcellona. Compone soprattutto brani che illustrano il suo Paese d’origine per mezzo del suo strumento d’elezione (tra i quali i quattro libri di Iberia) o dell’orchestra (come il poema sinfonico L’Alhambra), ma il suo catalogo comprende anche romanze, musica da camera, una zarzuela (San Antonio de la Florida) e alcune opere (The Magic Opal, Henry Clifford, Merlin e Pepita Jiménez).