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Chansons bretonnes per violoncello e pianoforte op. 115

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

1. La prophétie de Gwene’hlan – 2. Le seigneur Nann et la fée – 3. Azénor la pâle – 4. Les trois moines rouges – 5. Le baron Jaouioz – 6. Notre-Dame du Folgoat – 7. Iannik Skolan – 8. Les Laboureurs – 9. Le Vin des Gaulois – 10. Saint Eflam et le roi Arthur – 11. Alain-le-Renard – 12. La ceinture de noces – 13. La chanson du pilote – 14. Merlin au berceau – 15. La conversion de Merlin – 16. Le faucon – 17. Le rossignol modulant – 18. L’enfant supposé – 19. L’épousé du croisé – 20. Le page de Louis XIII

La frequentazione del corso di storia della musica di Louis-Albert Bourgault-Ducoudray stimolò l’interesse di Koechlin per la modalità e il canto popolari. Nel 1915, egli tenne una conferenza sull’insegnamento al conservatorio del suo vecchio professore, seguita da un concerto in cui furono eseguite alcune canzoni bretoni armonizzate da Bourgault-Ducoudray. Koechlin aveva già scritto dei temi in stile popolare per le sue opere strumentali, ma senza intraprendere un lavoro di arrangiamento di grande portata. Decise di farlo nel 1931, allorché scelse venti brani del Barzaz-Breiz: questa raccolta di canti popolari e leggende della Bretagna, compilata da Théodore Hersart de la Villemarqué, aveva avuto ampia risonanza sin dal momento della sua prima edizione nel 1839, e le successive edizioni ne avevano confermato il successo (cosa rara per l’epoca, ogni testo era corredato dalla relativa melodia, oltre che da commenti storici ed etnografici). Koechlin affidò la linea del canto al violoncello e compose l’accompagnamento pianistico. Nel 1934 selezionò dodici brani, che pubblicò in due raccolte di dieci canti ciascuna; nello stesso anno orchestrò i venti titoli, conservando la linea melodica originaria e concependone lo sviluppo in modo di restare nello spirito del canto popolare. Colore modale, scrittura snella (Azénor la pâle, Le faucon), quinte parallele (Les trois moines rouges, L’épousée du croisé), accordi paralleli di tre note (Saint Eflam et le roi Arthur) ma anche un cromatismo che tende alla modulazione (Le vin des Gaulois): la resa stilistica è sempre concepita in funzione del soggetto specifico di ciascun brano. Una terza raccolta restò a lungo inedita.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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