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Fragments poétiques op. 13

Compositore/i :
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Formazione musicale :
Instrument(s) :

Lamartine – Musset – Hugo

Ognuno dei Fragments poétiques, pubblicati nel 1869, ha per titolo il nome di un poeta. Lamartine presenta una tavolozza armonica particolarmente insolita, con tonalità che non si impongono mai del tutto e inflessioni cromatiche dagli accenti esotici, che costellano la linea melodica. Gli accordi «grattati» dell’ouverture, seguiti da questa singolare melodia, sembrano evocare l’immagine di un misterioso menestrello. Viceversa, Musset è quasi impressionista: buona parte del brano comporta un bordone alla mano sinistra su mi e si e semicrome ripetute nel registro acuto, mentre la melodia occupa quello intermedio. Una sezione centrale priva di stanghette e didascalizzata con fantasia ha quasi l’effetto di un recitativo, prima del ritorno del materiale iniziale, ricco e instabile. Infine, Hugo è un brano schietto e spigliato, privo delle complessità armoniche delle sezioni precedenti e ricco di ritmi puntati, lievi e saltellanti. È difficile dire se Godard abbia espresso in questo pezzo la sua opinione sui tre poeti in questione, tuttavia egli appone in esergo alla partitura una breve citazione tratta dalle Harmonies poétiques et religieuses di Lamartine (un’opera di grande rilevanza per Franz Liszt, sia dal punto di vista filosofico sia da quello musicale): «Dall’ora deliziosa / in cui il servo d’amore, / la cetra sotto il manto, / veniva per l’amante / ai piedi della torre a sospirare». La strofa in questione è tratta dalla decima Harmonie del terzo libro dell’opera, intitolata La Retraite. Réponse à M. Victor Hugo.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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