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Havanaise in mi maggiore op. 83

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Camille Saint-Saëns compose la Havanaise op. 83 nel 1887; il pezzo, originariamente scritto per violino e pianoforte, fu pubblicato a Parigi l’anno seguente. Sarebbe stato ispirato al compositore dal crepitio della legna nel caminetto acceso della sua camera d’albergo a Brest, durante una tournée con il violinista di origini cubane Raphael Diaz Albertini, dedicatario dell’opera. Saint-Saëns, che aveva una forte curiosità per le musiche antiche, i modi greci ed egiziani, ma anche per le musiche extraeuropee, avrà sicuramente discusso parecchio con il violinista a proposito dei ritmi ispanici o latino-americani, e la Havanaise nacque da questa amicizia. La habanera – un tipo di danza sviluppatosi a Cuba nei primi decenni dell’Ottocento, dal ritmo binario e sincopato fortemente appoggiato sul primo tempo –  è qui impiegata liberamente, in forma di rondò, quasi soltanto per il puro piacere del ritmo. Il pezzo, in tempo binario, è percorso dal ritmo tipico di questa danza, costituito dalla figura di una terzina di crome seguita da una figura di due crome. Dura circa dieci minuti e offre al violino una melodia lirica e sognante, come un pacato ritornello tra due episodi di grande virtuosismo. Fu eseguita per la prima volta il 7 gennaio 1894 ai concerti del Théâtre du Châtelet dal violinista belga Martin-Pierre Marsick (1847-1924) e si collocò immediatamente tra i capolavori dell’epoca destinati al violino, accanto al Poème di Ernest Chausson (1896), della Symphonie espagnole di Édouard Lalo (1874) o ancora dell’Introduction et Rondo capriccioso dello stesso Saint-Saëns (1868).

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/2765

data di pubblicazione : 25/09/23



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