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Isoldes Liebestod aus Tristan und Isolde S. 447

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Alla fine del 1858 Liszt rimase sconvolto dalla lettura del primo atto di Tristan und Isolde, di cui Wagner gli aveva inviato le bozze. Nel 1867, due anni dopo la prima rappresentazione dell’opera a Monaco (10 giugno 1865), adattò La Morte d’amore d’Isolde, episodio finale dell’atto III. In segno di deferenza non scrisse una parafrasi né una fantasia, ma una trascrizione che, mediante tremoli, arpeggi, ampi accordi e sovrapposizione di piani sonori, mantiene la sostanza della scena drammatica. Tuttavia, poiché la densità della scrittura wagneriana non gliene consentiva l’intera trascrizione al pianoforte, Liszt eliminò gran parte della linea vocale. Idea pertinente, in quanto l’orchestra suona la totalità delle linee melodiche, solo a tratti raddoppiate dalla declamazione di Isolde, estatica e appassionata. Nel momento in cui Liszt trascrisse La Morte d’Isolde, la sua amicizia per l’autore di Tristan si era tuttavia allentata. La figlia Cosima aveva lasciato il marito Hans von Bülow per vivere con Wagner. Anche se Liszt prese le difese di Bülow (peraltro primo esecutore della sua Sonata in si minore e di Tristan und Isolde), continuò ad ammirare e a difendere la musica di Wagner. Nel 1883 compose R.W.-Venezia e Am Grabe Richard Wagners (Sulla tomba di Richard Wagner), due omaggi pianistici al musicista appena scomparso. Tre anni dopo assistette al festival di Bayreuth. Fu in quella città che si spense il 31 luglio, qualche giorno dopo aver assistito a Tristan und Isolde, rappresentato al Festspielhaus per la prima volta.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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