Monsieur Choufleuri restera chez lui
Opera buffa in un atto, rappresentata per la prima volta il 31 maggio 1861 nelle sale del Corpo Legislativo al Palais Bourbon di Parigi, alla presenza di Napoleone III; prima rappresentazione pubblica il 14 settembre 1861 al Théâtre des Bouffes-Parisiens.
Consapevole dell’importanza dell’opera lirica nella società della Restaurazione (l’azione si svolge nel 1833), Monsieur Choufleuri, un arricchito ignorante desideroso di impressionare l’alta società parigina, organizza nella propria dimora una serata musicale. L’evento rischia di fallire: i tre famosi cantanti italiani invitati per l’occasione all’ultimo momento non si presentano, e Choufleuri si vede costretto a ricorrere a Chrysodule Babylas, un giovane compositore, amante segreto di sua figlia Ernestine. Su suggerimento della ragazza, i tre fingono di essere i tre cantanti italiani, e il concerto è un successo. Per salvare il proprio onore assicurandosi il silenzio di Babylas, Choufleuri è costretto a offrirgli la mano della figlia, insieme a una dote generosa. La trama, con tutti questi imbrogli e travestimenti, offre a Offenbach l’occasione di produrre una serie di pastiche e di parodie di opere famose. Per esempio, il penultimo numero è un brillante esercizio di stile italianizzante, in cui i tre protagonisti danno una dimostrazione di belcanto; i due giovani innamorati, per dissimulare il loro amore, dialogano attraverso citazioni musicali. Monsieur Choufleuri si iscrive in tal modo in quella tradizione dell’opéra-comique francese che deride, imitandola, la maniera italiana, richiamando, in particolare, Le dilettante d’Avignon di Fromental Halévy. L’opera, di esecuzione relativamente facile, non richiede un grosso impegno finanziario, né un cast importante; viene perciò rappresentata con regolarità anche da compagnie di dilettanti e occupa un posto privilegiato nel pantheon dei lavori più popolari di Offenbach.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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