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Pièce en forme de habanera

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Nel marzo 1907, Ravel risponde a una commissione da parte del cantante Amédée-Louis Hettich, il quale desiderava far prendere dimestichezza ai suoi allievi con la musica del loro tempo. A questo scopo compone una Vocalise-Étude en forme de habanera per mezzosoprano e pianoforte, pubblicata nel 1909 nel Répertoire moderne de vocalises-études per le edizioni Leduc. Il pezzo, che guarda specialmente ai contributi di d’Indy, Dukas et Hahn, ha lo scopo di lavorare sulla voce e sull’omogeneità dei registri, ma ha conosciuto una grande fortuna soprattutto nel suo arrangiamento strumentale, col titolo di Pièce en forme de habanera; i violinisti, in particolare, lo eseguono spesso accompagnati dal pianoforte. Il carattere e le specificità ritmiche ricordano la habanera dei Sites auriculaires per due pianoforti che Ravel aveva composto nel 1895 e che avrebbe poi inserito nella Rapsodie espagnole. In un tempo quasi lento e con indolenza, la mano sinistra svolge l’ostinato tipico di questa danza, che i musicisti francesi credevano spagnola, mentre in realtà è originaria di Cuba. Vi si sovrappongono elementi melodici che combinano ritmi binari e ternari, melismi vocali sia strutturati entro le battute sia cadenzali (recando in tal caso l’indicazione rubato). Ravel si ispira alla Spagna liberamente; certe formule ornamentali evocano piuttosto un Oriente di fantasia. Le armonie modali, in particolare, recano la firma dell’autore, senza quasi attingere alle tradizioni orali della Penisola iberica. Esse articolano in maniera sottile le coloriture in modo minore che dominano all’inizio del brano e la predominanza di sonorità in modo maggiore nell’episodio finale.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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