Le Pont des soupirs
Opéra bouffon en deux actes, créé au théâtre des Bouffes-Parisiens le 23 mars 1861.
Venezia, fonte d’ispirazione romantica per eccellenza... Ma Offenbach, nel momento in cui se ne appropria, la dissacra senza pietà: la sua operetta Le Pont des soupirs (1861) tira il collo alla poesia delle barcarole così come alla fascinosa magia del carnevale, lasciando spazio a boleri indiavolati, anacronistiche melodie tirolesi e couplets da caffè-concerto. L’esemplare politica dei dogi e quella della stessa Catarina Cornaro diventano capriccio, vigliaccheria e tradimenti. Le Pont des soupirs fu eseguito per la prima volta nel 1861; si basa su un rocambolesco libretto di Crémieux et Halévy, la squadra vincente di Orphée aux enfers. Una seconda versione vedrà la luce nel 1868. In una forma o nell’altra, l’operetta fa furore: viene data da Vienna fino a Buenos Aires. L’azione ha luogo nel 1321: il doge Cornarini ritorna a Venezia male in arnese, protetto da anonimato, da una disfatta navale. Scopre l’adulterio della moglie Catarina, sedotta dal giovane Amoroso ma concupita dal crudele Malatromba. Abile retore, costui viene nominato doge sostituto. Innumerevoli e spassose peripezie si risolvono in una gara per risolvere la contesa tra i due dogi. Ciascuna delle due versioni dell’operetta ha un suo proprio finale: nella prima Cornarini trionfa, mentre nella seconda deve consegnare le chiavi della città a Malatromba.
Documenti e archiv
Articolo a stampa
Le Figaro, 14 avril 1861 [Le Pont des soupirs d’Offenbach]
Pubblicazioni scientifiche
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data di pubblicazione : 23/03/24
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