Quartetto per archi n. 1 in la minore
Andante molto moderato – Récit et chanson de Provence – Andantino – Allegro Assai
Composto nel 1939, il Quartetto per archi n. 1 in la minore di Reynaldo Hahn venne eseguito per la prima volta il 1° gennaio 1940 dal Quatuor Calvet. L’opera partecipa del rinnovamento di tale genere musicale che si verificò in Francia dopo la fine della Prima guerra mondiale. In virtù del suo riferimento a modelli antichi, essa si inserisce inoltre in una corrente estetica caratteristica del periodo tra le due guerre, usualmente definita “neoclassicismo”, di cui Igor Stravinskij, Erik Satie e Maurice Ravel sono alcuni dei maggiori esponenti. In forma sonata, il primo movimento presenta due temi di spirito opposto. In la minore e in tempo Andante, il primo tema è espresso piano, dapprima dal violino e poi dalla viola, su un accompagnamento di accordi paralleli da parte degli altri tre strumenti. Fondato su un’energica cellula melodica puntata, il secondo tema è enunciato dal primo violino, forte e allegro assai. Prescindendo dalle origini storiche del genere del quartetto per archi, questo lavoro fa riferimento a un passato musicale più antico per mezzo di allusioni alla suite strumentale di danze, un genere tipico dell’ancien régime. Il ritmo “a balzi” apparenta così la Chanson de Provence a una courante, un tipo di danza saltellante che generalmente segue un’allemanda. Basato su una formula puntata e in tempo più lento, l’Andantino evoca, per quanto in modo meno immediato, una sarabanda, la più nobile e solenne delle danze delle suite strumentali. Infine, l’Allegro assai è un gioioso rondò che ricorda i ritmi saltellanti del primo movimento. Sebbene segnato dall’estetica dell’epoca, il Quartetto n. 1 di Hahn offre comunque una sintesi tra eclettici riferimenti alla storia della musica e uno stile assai personale, sviluppato dal compositore coerentemente con i suoi lavori precedenti, soprattutto quelli cameristici.
Permalink
data di pubblicazione : 25/09/23
Effettuare una ricerca