Quartetto op. 49 n. 1 in do minore

Il Quartetto op. 49 n. 1 di Antoine Reicha venne pubblicato nel 1804-05 durante il soggiorno del compositore a Vienna. Questo lavoro è fortemente segnato da una aperta filiazione da Mozart. Paradossalmente, ponendosi sotto l’egida di tale maestro Reicha si permette qualsiasi audacia. Il tema principale del primo movimento, Allegro assai, ricorda quello del Concerto per pianoforte e orchestra n. 24 K 491; ugualmente, lo sviluppo centrale dello stesso movimento si direbbe ricalcato su quello del finale del Quartetto K 387. Il secondo movimento, Adagio, sempre piano e sostenuto, è uno dei più atipici tra tutti i quartetti di Reicha; composto secondo la tecnica del canone, sembra guardare alla musica barocca del primo Settecento. A parte il rigore della scrittura, il movimento è reso espressivo e insieme teatrale grazie a punti coronati di grande effetto e a inattese strutture armoniche. Nel Minuetto con Trio che segue, i contrasti di stile sono quanto meno sconcertanti; l’alternanza improvvisa tra momenti giocosi e altri drammatici ha un effetto sorprendente. L’inizio del movimento finale, Allegro, rigorosamente costruito in forma sonata, presenta un febbrile duetto tra il primo violino e il violoncello, inframmezzato da interventi intempestivi dei quattro strumenti all’ottava, a imitazione di un’orchestra. A queste prime battute di carattere drammatico Reicha contrappone un secondo tema semplice e cantabile, che viene lungamente rielaborato nello sviluppo centrale. Con questi bruschi contrasti Reicha conferma, nel finale, il carattere teatrale di questo suo quartetto.