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Quintetto per clarinetto e archi op. 89

Compositore/i :
Date :

Allegro – Andante – Minuetto : Allegro – Finale : Allegretto

Reicha nutre un particolare interesse per gli strumenti a fiato, ai quali dedica un considerevole numero di composizioni. Stabilitosi a Parigi, ove frequenta i migliori solisti dell’epoca, compone ventiquattro Quintetti per fiati, dedicando a ciascuno dei cinque strumenti un quintetto con accompagnamento di quartetto d’archi. Il Quintetto per clarinetto e archi in si bemolle maggiore, probabilmente previsto per il clarinettista Jacques-Jules Bouffil, è tra le sue opere eseguite più spesso. Pubblicato intorno al 1820 come op. 89, è dedicato a un notabile parigino, il signor Boscary de Villeplaine. L’abile scrittura clarinettistica rivela uno studio approfondito della tecnica di questo strumento. L’Allegro iniziale, in forma sonata, si apre con un motivo presentato all’unisono dagli archi, che lo passano subito alla linea fluida e raffinata del solista. Le idee abbondano, portate alternativamente dal clarinetto e dagli archi. Nel secondo gruppo tematico si ascolta un originale gioco imitativo, con discreti pizzicati che danno colore alla riesposizione. Il secondo movimento, in mi bemolle maggiore, presenta una melodia cantabile che si amplia e si dispiega sul regolare accompagnamento del quartetto. Il movimento si anima progressivamente, riservando al solista una maggiore libertà. Il Minuetto assolve alla sua funzione di divertissement, con un tema pieno di energia che contrasta col carattere più spensierato e danzante del Trio. Un sentimento di effervescenza domina nel Finale, contraddistinto da un più alto grado di virtuosismo e da una mirabile padronanza della scrittura.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/7344

data di pubblicazione : 25/09/23



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