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Quintetto n. 12 con contrabbasso in la minore op. 34

Compositore/i :
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Formazione musicale :
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Allegro – Minuetto : Allegro moderato – Adagio espressivo – Finale : Allegro non troppo presto

Onslow compose la maggior parte dei propri quintetti d’archi per l’organico caro a Boccherini: due violini, una viola e due violoncelli. Talvolta adottò la formazione cosiddetta “viennese”, con due viole e un violoncello, più frequente nell’Ottocento. Quanto al suo interesse per il quintetto con contrabbasso, fu forse motivato dalla frequentazione di Achille Gouffé, contrabbassista alla Société des concerts du Conservatoire e all’Opéra; secondo Léon Escudier sarebbe invece il frutto di un caso felice. Riferisce il giornalista che durante un concerto in Inghilterra il secondo violoncellista si fece attendere invano. Il contrabbassista Domenico Dragonetti si offrì allora di sostituire l’assente nel Quintetto n. 10 di Onslow. L’eccellenza della sua esecuzione vinse le perplessità del compositore, che nelle partiture successive lasciò libera scelta tra secondo violoncello e contrabbasso. Cominciato probabilmente dopo questo evento, il Quintetto n. 12 (1827-1828) coniuga lo stile concertante francese al classicismo viennese e a un romanticismo schubertiano. Libero dalla propria funzione di basso grazie alla presenza di un secondo strumento grave, il violoncello (che Onslow suonava) si fa più volte carico degli elementi tematici. L’organico gli consente altresì di elaborare una grande varietà di tessiture e di sonorità. Si pensi in particolare, nel movimento lento, alla combinazione dei pizzicati con l’esecuzione ad arco e agli scambi tra i cinque strumenti. Leggero e spiritoso, il finale mantiene tuttavia il fascino melodico che predomina nel complesso dell’opera.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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