Sonata per flauto e pianoforte op. 52
Adagio molto tranquillo – Allegretto – Final
Il flauto occupa un posto importante nel catalogo delle opere di Koechlin. Il compositore gli dedicò numerosi pezzi in vari generi e formazioni, tra cui questa Sonata per flauto e pianoforte op. 52, eseguita per la prima volta il 3 giugno 1914 a un concerto della Société musicale indépendante. Nel suo Traité de polytonalité modale, il compositore nota che l’atmosfera di questo brano, “prevalentemente modale [...] vive in un’atmosfera antica”. A posteriori, avrebbe persino dato titoli più espliciti ai suoi tre movimenti: Pastorale – Églogue – Chasse. L’Adagio molto tranquillo presenta un tema al flauto che sembra avanzare a tentoni, su un accompagnamento pianistico falsamente modale che fa uso di numerose quinte vuote. Il canto è etereo e meditativo e assume un certo sapore orientaleggiante, mentre il tempo rimane inesorabilmente lento, sotto le numerose indicazioni del compositore: “senza fretta”, “molto tranquillo”, “tutta questa fine molto tranquilla”. Nel movimento centrale, Allegretto, il flauto si slancia gioiosamente su un ritmo di siciliana, dispiegando una sensazione di grande libertà e serenità. Il Finale, infine, intavola un dialogo frenetico tra i due strumenti, che si scambiano numerosi motivi. Nella sezione centrale riappaiono le quinte vuote del primo movimento, che invitano il flauto a un ultimo episodio meditativo. Quando il tema iniziale riappare, lo fa per timidi accenni, senza imporsi nella sua interezza, ma offrendo al flauto l’opportunità di un delizioso balbettio.
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data di pubblicazione : 16/11/24
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