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Sonata n. 8 op. 5 n. 2

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Allegro moderato con espressione – Aria con espressione – Allegro agitato con fuoco

Pubblicata per la prima volta a Parigi, presso Érard, nel 1811, insieme alle Sonate n. 7 e n. 9, la Sonata per pianoforte n. 8 di Hélène de Montgeroult attesta un’influenza precoce e insospettata del repertorio pianistico tedesco – e di Beethoven in particolare – sull’opera dei compositori francesi del primo Ottocento. In fa minore, di carattere assai drammatico, questa sonata in effetti si distacca nettamente dal corpus della letteratura pianistica prodotta in Francia alla stessa epoca. Il primo movimento, in forma-sonata, inizia con un tema animato da una complementarietà ritmica tra le due mani, che eseguono una successione di ottave. Come nelle sonate per pianoforte di Beethoven, il materiale musicale è molto unitario: così, il primo tema dell’Allegroprocede per amplificazioni e trasformazioni successive dello stesso motivo iniziale – formato da una nota tenuta e da un movimento di ottave ascendenti –, eseguito dalla mano destra e dalla mano sinistra. Introdotto da un lungo trillo che fa pensare al genere del concerto per pianoforte, il secondo tema, dal tono relativo di la bemolle maggiore, è di carattere più cantabile. Il secondo movimento ci fa sentire due temi: il primo, in la bemolle maggiore, è più contrappuntistico, mentre il secondo, nella tonalità della dominante (mi bemolle maggiore), di fattura vocale, è scritto sotto forma di mélodie accompagnata. Il brano si conclude con un movimento rapido e focoso dal percorso tonale di grande rilievo, che ascrive decisamente questa sonata a un precoce romanticismo, sotto il segno dei trasferimenti culturali franco-germanici.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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