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Sonata per violino e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 11 n. 2

Compositore/i :
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Formazione musicale :
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Allegro risoluto – Andante – Finale

Questa partitura è la seconda di un gruppo di tre, pubblicate nel 1818 con il sottotitolo «Grandi Sonate per fortepiano con accompagnamento di violino obbligato». In questo titolo si osserva una sopravvivenza del secolo precedente, e di un’epoca in cui il violino non faceva che assecondare obbligatoriamente il pianoforte. Nondimeno, in Onslow il violino è già perfettamente emancipato. Inoltre, in quest’opera si può notare la tendenza del compositore a costruire la sua musica strumentale partendo da brevi motivi, piuttosto che sviluppando ampie melodie. Nonostante la sua vigorosa energia, l’Allegro risoluto resta una pagina di estrema sensibilità, grazie a un’armonia spesso cromatica. Il primo tema, avvalendosi di scale e accordi puntati, presenta un abbellimento che farà da motore a tutto il movimento. Un secondo tema, più cantato, ricorda lo stile galante – nella linea di basso ricompare l’abbellimento di prima – e si conclude con una sezione ricca di arpeggi. L’Andante, da eseguire «non troppo lento», è basato su motivi che si associano e si scambiano da uno strumento all’altro, sostenuti da un accompagnamento di arpeggi e accordi. Una sezione in maggiore introduce una serie di semicrome, che resteranno onnipresenti. Al ritorno del modo minore emerge un motivo puntato, che ricorda quello del movimento precedente. La pagina si conclude con un «poco più lento» aumentato. Il Finale, che reca l’indicazione «Allegretto» ed è tutto in arpeggi, è un movimento aggraziato, spesso sereno nonostante alcune sfumature più drammatiche.  L’elegante primo tema è enunciato dal pianoforte e ripreso dal violino; il secondo tema consiste di note ripetute.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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