Salta al contenuto principale

Sonata per violoncello

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Maestoso. Allegro con fuoco – Andante – Allegro molto

Di Léon Boëllmann si ricorda soprattutto la letteratura per organo, che però è accompagnata, nel corpus del compositore, da un'ampia produzione di mélodies, musica da camera, mottetti e pagine sinfoniche. La Sonata per violoncello op. 40, dedicata a Jules Delsart, può essere considerata a ragione il vero culmine della sua produzione strumentale: pubblicata nel 1897, fu l'ultima opera del compositore alsaziano, morto prematuramente all’età di 35 anni. Questa sonata radicalmente post-romantica si inserisce nella scia di César Franck, e infatti vi si possono individuare influenze modali che recano il timbro dell’École Niedermeyer. Allievo di Gustave Lefèvre, Clément Loret e Eugène Gigout (che fu anche suo padre adottivo), Boëllmann mette una parte cospicua della scuola armonica francese al servizio di un'opera volutamente tempestosa. Tutto in essa è pensato per essere direttamente assimilato, memorizzabile e identificabile. Dopo un tema dai tratti implacabili, il secondo movimento risponde con maggiore moderazione. Il breve frammento melodico iniziale prolifera presto, diventando l’idea centrale, trattata ossessivamente alla maniera di Franck, che si è definitivamente imposto come modello del genere. Un’ampia frase melodica sembra contrapporsi per un attimo prima di essere superata dall'idée fixe, che si rivela provenire dal primo movimento. Infine, il brano si conclude con un Allegro molto che concilia spirito di sintesi e aspirazione al completamento, trasfigurando i temi già apparsi e concedendosi anche un'ultima divagazione gioiosa.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/68687

data di pubblicazione : 30/07/24



Effettuare una ricerca