Sonate pour alto et piano en si bémol majeur op. 36
Maestoso. Allegro – Barcarolla : Andante con moto – Finale scherzando : Allegretto
Al pari di Mazas o Paganini, Vieuxtemps fu un virtuoso del violino che amava esibirsi anche alla viola. Il suo primo biografo, Maurice Kufferath, così riferisce: “Suonò in varie occasione come solista di viola, in particolare nelle Märchenbilder di Schumann. Aveva una speciale predilezione per il suono grave e dolce di questo strumento, per il quale ha lasciato affascinanti opere. E la cosa più straordinaria era che lo suonava con la stessa disinvoltura e perfezione del violino.” Vieuxtemps compose otto opere per viola (se si includono due trascrizioni e una Sonata incompiuta), che risalgono al periodo della maturità. Solo l’Élégie op. 30 (ca 1854) e la Sonata in si bemolle maggiore op. 36 (1862) furono pubblicate durante la vita dell’autore. Nella Sonata, edita nel 1863 a Lipsia presso Schuberth e dedicata “a Sua Maestà Giorgio V, re di Hannover”, egli sfrutta tutta l’estensione dello strumento, valorizzandone il lirismo velato e il colore specifico di ciascun registro. Tuttavia ricorre a un numero più ristretto di difficoltà tecniche rispetto alla sua musica per violino. I pizzicati e le doppie corde sono una rarità, anche se queste ultime offrono all’opera una conclusione brillante e virtuosistica. La tradizionale ripartizione in tre movimenti si accompagna peraltro a singolarità formali. Il Maestoso iniziale viene parzialmente ripreso alla fine del movimento, prima della coda. Il movimento centrale combina una malinconica barcarola a episodi nello spirito dello scherzo. In forma di originale rondò, il Finale pervade i couplets di varianti e sviluppi del refrain.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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