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Sonate pour violoncelle et piano en la mineur

Compositore/i :
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Formazione musicale :
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Introduction. Presto appassionato – Lento – Andante furioso

Composta probabilmente nel 1867 dal musicista appena diciannovenne, questa Sonata rimase a lungo sconosciuta. La partitura completa era andata distrutta e la si dovette ricostruire a partire dai manoscritti e dai brogliacci conservati dalla figlia di Duparc. La prima esecuzione ebbe luogo nel 1948, con Pierre Fournier al violino, in occasione del centenario della nascita del compositore. Pur non avendo la pretesa di rivaleggiare con i capolavori del repertorio violoncellistico, essa non è meno preziosa, nella misura in cui costituisce una delle rare opere strumentali di Duparc, nonché la sua sola incursione nel campo della musica da camera. Il compositore vi adotta la tradizionale divisione in tre movimenti veloce-lento-veloce, ma mette in atto tecniche di scrittura che rimandano piuttosto all’universo della melodia. In particolare, vi si nota la sua propensione a condensare il materiale e a unificare l’atmosfera all’interno di ciascun movimento. Certo, Duparc fatica un po’ ad alimentare il discorso musicale con motivi così ridotti (per esempio nel finale, con l’insolita indicazione Andante furioso, ove un violoncello piuttosto spaccone fa acrobazie); ma qua e là si colgono premonizioni delle sue future mélodies. Al centro del primo movimento, nelle armonie e nella scrittura fluttuante del pianoforte si profila L’Invitation au voyage. L’accompagnamento del Lento, la cui intensa malinconia sorprende in un compositore così giovane, dipana un motivo depressivo vicino a quello di Soupir; il violoncello, come nella Vie antérieure (l’ultima mélodie composta da Duparc), pare confessare «il segreto doloroso che [lo] faceva languire».

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data di pubblicazione : 25/09/23



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