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Trio per archi

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

1. [una minima = 76] – 2. Lent – 3. Animé – 4. Très animé

Meno praticato del quartetto, il trio per archi richiede tuttavia uguale mestiere, a motivo dell’omogeneità dei timbri e dei vincoli armonici. Jean Cras sembra essere consapevole di tale sfida: «Vorrei che i tre strumenti dessero il massimo delle loro possibilità, per creare un’impressione di pienezza, difficile da ottenere con tre archetti. Tuttavia, adattando la scrittura alle risorse dei tre strumenti, se ne può aumentare notevolmente l’effetto, ed è interessante cercare di costruire qualcosa con pochi mezzi». Il suo Trio, composto tra il 14 marzo e il 14 giugno 1926 a bordo dell’incrociatore “dal semplice ascolto”attraccato a Lorient, viene eseguito per la prima volta l’8 aprile 1927 a Parigi, nella Salle Érard, dai suoi dedicatari Carmen Forté (violino), Pierre Brun (viola) e Louis Fournier (violoncello). Nell’insieme, il brano dà una sensazione di spontaneità, soprattutto nei movimenti veloci. La varietà dei colori deriva dalla ricchezza modale: si pensi in particolare alla pentatonia e al modo lidio dell’Allegro iniziale e alla polimodalità della seconda sezione del movimento lento. Come in molti lavori di Cras, i ritmi danzanti e la stilizzazione di timbri popolari (quinte vuote, melismi e l’assenza di vibrato all’inizio del movimento lento, che ricorda il suono di una viella) accompagnano lo sfruttamento delle risorse offerte dal contrappunto (le entrate fugate del finale nello stile di una giga). Si nota anche un bell’equilibro tra le varie atmosfere, con la nenia dai colori arcaicizzanti del Lento in piacevole contrasto con la vivificante tonicità delle sezioni veloci.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/12058

data di pubblicazione : 25/09/23



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