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Trio per violino, violoncello e pianoforte op. 45

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Agité, de mouvement et de sentiment – Allegretto scherzando – Modérément lent. Variations (Tempo allegretto. Très calme. Allegro non troppo)

Composto nel 1921-1922, il Trio per violino, violoncello e pianoforte in do minore di Gabriel Pierné è dedicato al compositore e direttore d’orchestra Henri Rabaud, ex allievo di Massenet al pari di Pierné. Esso viene eseguito l’11 febbraio 1922 alla Société nationale de musique da Pierné al pianoforte con il violinista Georges Enesco e il violoncellista Gérard Hekking. In tre movimenti, l’opera 45 riprende il principio della scrittura ciclica sviluppato da César Franck – che fu anche docente di Pierné. Il primo movimento, dall’atmosfera tormentata, è irrigato nella sua interezza da due elementi tematici. Subito esplicitato all’ottava dal pianoforte, il primo tema assume contorni tortuosi che ripetono e amplificano un motivo che sembra ruotare su se stesso. Anche i due strumenti ad arco entrano all’ottava, riprendendo di lì a breve questo tema lancinante. Il secondo elemento tematico è di essenza più lirica e dà origine a momenti più meditativi, sovente sospensivi. Di natura essenzialmente ludica, il secondo movimento è posto sotto il segno di un’estrema vivacità ritmica – generata da un metro irregolare (3+5/8) combinato a numerosi accenti – e di cangianti colori modali (tra cui la forte impronta del modo di mi) che mirano a evocare il mondo del folklore e della danza. Il secondo elemento tematico del primo movimento, che si sente in questa parte centrale, domina nel suo complesso anche l’ultimo movimento, pervaso di gravità e caratterizzato dal carattere lancinante di questo tema ciclico.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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